L’ultimo mio viaggio mi ha portato in Nepal e così ho voluto approfittare della visita all’antichissima capitale Kathmandu ed essere ospite come fotografa a un matrimonio nepalese induista.
Tutto questo è stato possibile tramite al fotografo nepalese Basanta Gautam, conosciuto in un gruppo facebook di fotografi di matrimonio, che mi ha dato la possibilità di assistere come fotografa a uno dei tanti matrimonio che si celebrano nel mese di marzo.
Gli induisti attribuiscono molta importanza al matrimonio. Le cerimonie sono molto colorate e le celebrazioni possono durare anche diversi giorni. Nel mio caso ho partecipato al secondo giorno, organizzato dalla famiglia della sposa in una sala per eventi.
La cerimonia è tradizionalmente in sanscrito, considerato dagli indù la lingua delle cerimonie sacre.
Lo svolgimento di un matrimonio indù puo’ variare notevolmente. Tuttavia, ci sono alcuni riti fondamentali comuni : addio alla figlia da parte del padre, tenere volontariamente la mano vicino al fuoco a significare l’unione e fare sette giri e ad ognuno di essi una promessa vicendevole prima di raggiungere il fuoco. Il testimone principale di un matrimonio indù è infatti il dio fuoco.
Molteplici sono i rituali tra cui le promesse e voti, lo scambio degli anelli, lavaggio delle mani e dei piedi, donazioni di corone fiorite agli sposi, e anche rituali legati ai soldi o al cibo (come buttare cereali sul fuoco, fare dei passi sopra dei piccoli cumoli di riso, o la sposa che deve assaggiare cibo avanzato dallo sposo).
Un segno importante è anche quando il padre della sposa segna con pasta rossa la fronte dello sposo ad indicare che non è più un estraneo alla sua famiglia.
Gli invitati a questo matrimonio erano un paio di centinaia, ma mi son sentita subito accolta calorosamente, e ho trovato questo matrimonio molto divertente, pur essendo scandito molto da regole e tempistiche legati ai rituali da compiere.
Qui di seguito una breve raccolta di alcuni scatti realizzati al matrimonio di Momisha e Sanjog.